Il progetto Insieme nella Cura realizzerà una serie di azioni mirate a rafforzare le conoscenze e le competenze degli operatori del territorio Provinciale al fine di affrontare più efficacemente la complessa problematica dei servizi a sostegno delle lavoratrici di cura immigrate.

• In primo luogo tutti i Comuni della Provincia verranno informati rispetto ad obiettivi e azioni del progetto. Si procederà poi ad interviste a rappresentati di Unioni dei Comuni, Uffici di Piano, Direzioni dei distretti del territorio Provinciale, tese, su format comuni, a far emergere: il livello di conoscenza rispetto alle tematiche progettuali, gli interventi eventualmente posti in essere e/o progettati, le esigenze rispetto ad una più efficace azione dei servizi e di governance locale. Gli elementi emersi dalle interviste saranno poi analizzati nell’ambito del gruppo di lavoro progettuale, al fine di identificare le criticità su cui
agire, in termini formativi, verso gli operatori dei servizi.

• Una seconda fase di attività prevedrà l’identificazione degli operatori
(pubblici e di servizi del terzo settore operanti con le istituzioni locali sui temi oggetto di intervento) da coinvolgere nelle azioni formative e la messa a punto del piano formativo che sarà loro proposto.
Il piano di lavoro prevede un programma articolato su 5 incontri—per un totale di 20 ore di formazione.

I temi che si prevede di affrontare saranno:

lavoro di cura e donne migranti;
peculiarità del lavoro e della relazione di cura;
servizi in essere sul territorio per donne migranti e per badanti; condizione lavorativa dell’assistente familiare;
relazioni tra assistente familiare e operatori professionali del sociale e del sanitario per una nuova domiciliarità.

• La terza parte prevede la promozione di lavori di gruppo interprofessionali finalizzati a identificare:
(1) elementi guida per definire interventi, nei distretti della Provincia, a sostegno dell’inclusione e qualificazione del lavoro di cura;
(2) azioni da attuare per rendere i servizi esistenti più accoglienti e mirati rispetto agli obiettivi progettuali;
(3) percorsi per l’attivazione di un’azione in rete tra soggetti pubblici e del terzo settore;
(4) definizione di una carta etica per il rispetto delle diversità e dei diritti della persona assistente ed assistita nella relazione di cura.
Sulla base degli esiti delle attività dei gruppi di lavoro il Comitato di Pilotaggio metterà a punto una proposta di patto provinciale d’azione per la qualificazione del lavoro di cura da sottoporre alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, indi alle parti sociali e successivamente al terzo settore.